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Affascinante, priva di abbellimenti, impressionante e bizzarra: “Street. Life. Photography" è la nuova mostra allestita presso la Kunst Haus Wien che presenta icone della Street Photography ed esponenti contemporanei di sette decenni.

Cardiff, tarda notte. Quattro persone si concedono una breve pausa prima di lanciarsi nella movida. La notte esige il suo tributo. Mangiano cibo di strada a una fermata dell’autobus. Niente di eccezionale, in realtà. Ma per quanto insignificante possa sembrare questa scena, nell’attimo in cui il fotografo scatta, nasce un’opera d’arte del quotidiano. Con il suo straordinario fiuto per l’attimo, Maciej Dakowicz nella sua serie "Cardiff After Dark" dimostra come una normale strada commerciale si trasforma ogni fine settimana in un vero e proprio palcoscenico di stranezze e bizzarrie. Uno dei 35 esponenti della fotografia presenti nella rassegna.  

Sono proprio questi incontri e momenti della Street Photography che ci fanno guardare più a fondo. A volte persino così a fondo da rendere evanescenti i confini tra voyeurismo, fotografia documentaristica e arte. Ma la Street Photography non è nuova a questo dibattito. Al contrario, è estremamente conscia della propria responsabilità. E allora, quanto ci si può spingere in là? Dove inizia l’arte e dove smette di essere tale? Cosa trasforma una scena insignificante colta per strada in un’opera d’arte? Proprio questi momenti che spesso durano solo una frazione di secondo, ma che un fotografo immortala in uno scatto, ora si possono vedere alla Kunst Haus Wien. Il motivo dominante, che questo genere di fotografia reca già nel nome, è quello della strada. La strada che è al tempo stesso musa e palcoscenico.

Anche per grandi nomi come Diane Arbus, Robert Frank, Lee Friedlander o Wolfgang Tillmanns le città e le loro strade sono sempre state una grande fonte d’ispirazione. Presso la Kunst Haus Wien queste icone della Street Photography si affiancano a giovani artisti contemporanei come Mohamed Bourouissa, Harri Pälviranta o l’artista austriaco Alex Dietrich. In cinque capitoli realizzati come un caleidoscopio (Street Life, Crashes, Public Transfer, Anonymity e Alienation) i protagonisti guidano il visitatore lungo le diverse sezioni della mostra. Oltre alle fotocamere analogiche 35 mm e di grande formato, la fotografia in bianco e nero incontra la fotografia a colori: analog meets digital. Più di 200 opere illustrano i cambiamenti radicali e gli sviluppi estetici di questo genere emozionante dagli anni ‘30 fino a oggi.

Street. Life. Photography, 11/9/2019 – 16/2/2020
www.kunsthauswien.com

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